top of page
Cerca
  • Gabriel Merle

La vita in America: un sogno o una necessità?

Il tasso di immigrazione in America cominciò ad aumentare nel 1850, quando molte famiglie decisero di andare a cercare un posto migliore dove vivere.


Per gentile concessione del Museo civico di Fiume

Il tasso di immigrazione in America cominciò ad aumentare nel 1850, quando molte famiglie decisero di andare a cercare un posto migliore dove vivere. Due furono di solito le modalità di emigrazione:


1. emigrava solo un individuo della famiglia, di solito un maschio adulto (il padre se in giovane età oppure il fratello più grande); questo fu il caso di famiglie tedesche e polacche che inviavano un solo membro alla ricerca di fortuna oltreoceano.


2. emigrava tutta la famiglia con nel caso delle famiglie ceche.


Molti Croati si insediarono nelle regioni dell'odierna Mississippi dove continuarono con i soliti lavori di cui si occupavano anche in madrepatria, come la pesca e l'agricoltura).


Molti Croati si insediarono nelle regioni dell'odierna Mississippi dove continuarono con i soliti lavori di cui si occupavano anche in madrepatria, come la pesca e l'agricoltura. Altri invece decisero di cambiare strada e di andare in California per il Gold Rush cioè per cercare l'oro. La vita in America fu molto difficile perché il lavoro non risparmiava nessuno e le ore lavorative salivano fino a dodici al giorno. Anche se molte persone trovarono lavoro, trovare casa era praticamente impossibile. Le difficili condizioni lavorative e le condizioni igieniche in cui versava la vita di questi immigrati causarono un aumento repentino dei decessi (si arrivava persino alle 80 ore lavorative a settimana). Nonostante tutto, nuovi immigrati continuavano ad arrivare e col passare degli anni gli stipendi cominciarono ad aumentare, mentre la media delle ore lavorative diminuì. La percentuale media delle famiglie e/o familiari che ritornarono in patria fu dell'undici per cento.




bottom of page